PLUTONE ESPLOSO
LABORATORIO CON ELISABETTA CONSONNI
9 NOVEMBRE ORE 16-19,30
LABORATORIO gratuito APERTO A TUTT*
Plutone Esploso è un laboratorio a cura dell’artista Elisabetta Consonni per la sperimentazione di pratiche e temi che stanno alla base della ricerca coreografica di Plutone, spettacolo che nel tempo non ha mai smesso di evocare un discorso terapeutico e politico, rendendosi pensiero incorporato. La semplicità della pratica di Plutone consente l’accesso a diverse persone, anche senza esperienze di danza.
Plutone consiste nel camminare nello spazio tracciando traiettorie particolari che provocano uno stato di concentrazione e benessere ma anche permettono l’emersione di situazioni peculiari di avvicinamento, incontro e scontro, effettivo o potenziale, attivando l’attenzione come strumento di incontro, la negoziazione tra se’ e il contesto.
La pratica fisica è sperimentata a partire da differenti prospettive, ad es.:
come organizzo il corpo per rimanere su un’orbita circolare
come rendo il corpo disposto ad una negoziazione tra forza centripeta e forza centrifuga
come mi avvicino agli altri rimanendo sulla mia orbita
come il sistema dialoga con lo spazio
Le azioni verranno spontaneamente elaborate in momenti di conversazione proposti attraverso delle dinamiche di gioco.
A CHI SI RIVOLGE:
Il percorso si rivolge ad un gruppo di persone di tutte le età senza particolari esperienze in danza ma con una buona predisposizione al movimento fisico.
INFO
Orario 16 – 19,30
LUOGO, ATELIER DELLE ARTI, via masini 3 Livorno
Il laboratorio è gratuito
Per iscrizioni contattare: 3384322616
atelierdelleartidanza@gmail.com
ELISABETTA CONSONNI
Elisabetta Consonni coreografa tutto, esseri umani e disumani, oggetti mobili e immobili, mappe, interstizi e gruppi vacanze spaziali. Tesse reti di relazioni, sottili e forti, come il vetro di zucchero.
Una formazione ufficiale in Cultural Studies e tecniche di danza in Italia e a Londra (The Place) e una più ampia formazione non ufficiale e non lineare la portano a vivere a Rotterdam, poi in Polonia e poi a Milano incrociando le pratiche somatiche e l’uso della voce, soffermandosi, ad un certo punto, ad interrogarsi su come l’arte performativa possa fornire strumenti per le politiche urbane e sociali. La sua ricerca intende espandere la pratica coreografica fino a diventare strumento per far accadere spostamenti di attenzione, osservare dinamiche relazionali, ribaltare narrazioni e rileggere criticamente i contesti. Non si stanca, quindi, di continuare ad inventare formati sempre nuovi che siano partecipativi in modi differenti. Tutti gli esiti artistici sono frutto di un processo condiviso con persone che hanno contribuito con il loro lavoro, ma anche con cuore e intelligenza: Francesco Dalmasso, Masako Matsushita, Daniele Pennati, Sara Catellani, Cristina Pancini, Susanna Iheme, Marta Ciappina, Olimpia Fortuni Alessandro Tollari, Barbara Stimoli, Silvia Tagliazucchi, e tante altre persone in misure differenti. I suoi lavori sono stati presentati in Europa e Canada.
La necessità di operare su un unico territorio, a lungo termine, combinando pratica relazionale, sensibilità artistica e desiderio di moltiplicare le voci e le azioni su un contesto, la porta a curare la direzione artistica di Festival ORLANDO a Bergamo dal 2024.